Il mercato offre numerose soluzioni, con prezzi molto variabili e con risultati estetici diversi:
Liner
E' un rivestimento realizzato in PVC (polivinilcloruro) dello spessore di 0,75 mm (1 mm in alcuni casi),
saldato in fabbrica nella dimensione della vasca. In pratica è un sacco già pronto per essere montato.
Le saldature sono realizzate con speciali macchinari che rendono quasi impercettibili i punti di giunzione,
con un effetto estetico molto apprezzabile. Il suo ridotto spessore non deve far pensare ad una debolezza e
quindi ad una durata limitata, normalmente viene garantito 10 anni per la resistenza ai raggi UV.
Il fatto di essere realizzato in un blocco unico (sacco) rende più semplice il montaggio, viene fatto con
l'ausilio di aspiratori che lo fanno aderire alle pareti per poterlo spianare in modo che non faccia "grinze".
Per questa ragione, una vasca rivestita con questa sistema non deve mai essere completamente svuotata,
perché il liner tende a ritornare nella sua posizione originale e il successivo riempimento potrebbe
causare scivolamenti e quindi "gobbe". Questa operazione va sempre eseguita da personale competente.
Ha comunque il vantaggio di essere il sistema di impermeabilizzazione più economico e rapido da installare.
Il fatto di essere realizzato in fabbrica, presuppone quindi che la piscina da rivestire abbia forme regolari,
non abbia accessori che modificano la forma (ad esempio scale in muratura interne), e non può essere utilizzato
per piscine con bordo sfioratore (anche se alcuni costruttori lo propongono, per nostra esperienza è sempre una
fonte di guai).
E' disponibile in numerose colorazioni, anche "stampato" cioè con disegni che simulano il mosaico o altri motivi.
PVC armato
Chiamato anche "trevira" da alcuni, si tratta di un doppio strato di PVC dello spessore di 0,75 mm con interposta
una rete di rinforzo che gli conferisce una maggior rigidità ed anche una maggior robustezza alle abrasioni.
Questo materiale, fornito in teli di altezza variabile fra 1,6 e 2 metri, deve essere saldato a caldo direttamente
sul posto con speciali attrezzature, per questa operazione è quindi necessaria manodopera specializzata
(possibilmente dotata di buona esperienza), e spesso sono squadre di artigiani che svolgono solo questa attività.
Questo rivestimento non ha le limitazioni del liner, ma viene garantito per lo stesso numero di anni, a riprova
che il materiale ha la stessa resistenza ai raggi UV. Le giunte fra una saldatura e l'altra sono più visibili,
ma sempre in modo accettabile.
Per il maggior lavoro necessario al montaggio, il suo costo è superiore al precedente.
Ha il vantaggio di adattarsi a qualunque forma, perché la piscina viene proprio "vestita" su misura, ed è quindi
una scelta obbligata su forme irregolari, su piscine a sfioro, spiagge, isole, ecc.
Anche questo materiale è disponibile in numerose tonalità di colore e stampe.
Piastrelle o mosaico
Senza alcun dubbio si tratta di rivestimenti esteticamente molto belli.
Non tutte le strutture possono essere rivestite con questi materiali, ed in qualunque caso prima di
posare piastrelle o mosaico si dovrà procedere ad una perfetta impermeabilizzazione delle pareti e del
fondo con speciali malte elastiche e reti in fibra di vetro. Dobbiamo ricordare che non sono questi
supporti che rendo la piscina impermeabile, ma il sottofondo che si realizza e quindi va realizzato con
la massima cura, al punto che è buona norma, prima di procedere alla posa delle piastrelle o del mosaico,
riempire la vasca per accertarsi della sua tenuta.
Quando si sceglie un rivestimento di questo tipo, bisogna anche mettere in conto che sarà necessaria una
manutenzione costante negli anni, è abbastanza normale, infatti, che si stacchi qualche pezzo di rivestimento
ogni tanto, questo è dovuto ai prodotti utilizzati ed ai piccoli assestamenti della struttura.
La varietà di soluzioni estetiche che il mercato offre in questa gamma di prodotti è illimitata, e comprende
anche recenti prodotti di importazione cinese con prezzi molto bassi, che ci sentiamo di sconsigliarvi caldamente.
Rasatura con malte speciali
Sono rivestimenti con formulati rasanti in pasta, con un effetto estetico simile alla intonacatura di una parete.
Si tratta di prodotti a base sintetica, simili ai rasanti che si utilizzano per la impermeabilizzazione prima
della posa delle piastrelle o del mosaico.
Ha il vantaggio di adattarsi a qualunque forma, ed il costo è simile se non superiore ai rivestimenti in PVC.
Pittura
Abbiamo lasciato per ultima questo soluzione di rivestimento, la più economica fra quelle prese in esame,
ma anche la meno duratura. Pur considerando di eseguire una buona applicazione iniziale, realizzata con tutte le
accortezze necessarie (pulizia perfetta del fondo, mani di fissativo e successiva applicazione di più mani di
pittura speciale), rende necessaria una ripresa ogni 2-3 anni, e il risultato estetico e funzionale lascia molto
a desiderare pur utilizzando prodotti di buona qualità (cloro caucciù).
Si potrebbe considerare questa scelta solo per soluzioni provvisorie, in attesa di un rivestimento più duraturo.
In fase di progetto è importante scegliere il tipo di ricircolo che desideriamo, e sono due le
tipologie che prendiamo in considerazione:
Bordo sfioratore
Il bordo sfioratore è la soluzione estetica e funzionale migliore, è quello che garantisce la miglior
pulizia superficiale e che conferisce alla piscina l'aspetto più gradevole, sia che sia realizzato su
un lato solo (magari con una bella cascata) oppure su tutti. Ha però necessità di specifiche caratteristiche
delle quali bisogna tenere conto come la realizzazione di una vasca di compenso, che ha lo scopo di ripristinare
il livello dell'acqua quando i bagnanti escono dalla piscina (altrimenti ogni volta si dovrebbe mettere
acqua nuova, più fredda e non trattata).
La circolazione vera e propria viene assicurata da immissori che convogliano l'acqua filtrata in vasca e
provocano un movimento che tende a spingere verso lo sfioro lo sporco che si deposita sulla superficie.
Nel sistema a sfioro gli immissori sono normalmente posizionati sul fondo della vasca e disposti in modo
da garantire la circolazione uniforme in un numero adeguato alla capacità di filtrazione dell'impianto,
secondo i tempi di ricambio previsti.
Un parola in più va spesa sulla questione della vasca di compenso.
Lo scopo di questa struttura è quello di "compensare" le perdite di acqua dovute all'immersione delle persone
in piscina. Quando qualcuno si immerge in piscina, il volume del suo corpo alza il livello dell'acqua che defluisce
dal bordo sfioratore, ma nel momento in cui esce, il livello dell'acqua non arriverà più al bordo, e quindi c'è la
necessità di ripristinarlo, per riprendere la normale circolazione. Ecco la ragione della necessità della vasca di
compenso: un serbatoio per integrare il volume dell'acqua con la stessa acqua presente in piscina (alla stessa
temperatura e già disinfettata).
E' quindi importante il corretto dimensionamento di questo "contenitore", dovrà avere un volume sufficiente a regolare
il giusto livello a seconda del numero dei bagnanti che potrebbero contemporaneamente entrare in vasca.
Dal momento che è sempre difficile, in fase preventiva, stabilire quante persone potrebbero fare il bagno contemporaneamente,
per una piscina privata la pratica in uso suggerisce di considerare come volume per la vasca di compenso il 10% del volume
della piscina. Ad esempio se la piscina avrà una dimensione di MT 10 x 5 alta 1 avremo un volume di 50 mc e quindi
sarà necessaria una vasca della capacità di 5.000 litri.
Skimmer
E' questa la soluzione costruttiva più praticata, e la ragione è la semplicità e l'economia: non serve la vasca
di compenso e soprattutto ci sono tolleranze costruttive e statiche maggiori.
Il ricircolo viene assicurato da un numero preciso di skimmer (aperture più o meno larghe poste in parete), che
dipende dalla superficie della vasca e dai quali viene aspirata l'acqua superficiale e convogliata al gruppo di
filtrazione. Gli immissori, che in questo caso sono posizionati in parete, hanno il compito di favorire, spingendo,
il movimento dell'acqua verso gli skimmer.
Il numero di skimmer, come abbiamo già detto, dipende dalla superficie della vasca, ognuno di essi coprirà circa
25 mq, a volte è però consigliabile, soprattutto nelle forme irregolari, ridurre questo rapporto a 15-20 mq, e
comunque in numero sufficiente a garantire una perfetta pulizia della superficie.
Per ogni skimmer, normalmente, si prevedono 2 immissori.
Il posizionamento degli skimmer e degli immissori deve essere pensato in modo da favorire il ricircolo del volume
di acqua contenuto nella vasca, di solito è contrapposto, cioè l'immissore deve spingere verso uno skimmer e non
dovrà avere forze contrarie che impediscano un movimento dei fluidi corretto, va poi progettato a seconda della
forma vasca, e in considerazione dei venti dominanti, che dovranno sempre essere a favore. Una considerazione che
si deve fare è che la forza di spinta di un immissore, raramente riesce ad influire oltre i 5-6 metri di distanza,
per cui se abbiamo vasche molto larghe ne dovremo tenere conto.
Prendere in dovuta considerazione la forza dei venti dominanti, è importante, perché si possono verificare casi
nei quali le correnti d'aria annullano la capacità di ricircolo e rendono completamente inefficace una buona
filtrazione.
Nelle piscine realizzate con questo sistema, è sempre visibile una striscia tra il pelo dell'acqua e il bordo
vasca, normalmente compresa fra i 10 e i 15 cm.
Una piccola nota sui materiali: gli accessori idraulici che si montano in vasca sono normalmente realizzati in
ABS o composti a base di questo, oppure in acciaio inox.